martedì 4 ottobre 2011

Grahame e il suo mondo animale destinato ai bambini


Kenneth Grahame

Kenneth Grahame, noto scrittore inglese di libri per l’infanzia, nasceva in Edimburgo (Scozia) l’8 marzo di centocinquanta anni addietro (1859).


Rimasto orfano dei genitori, si trasferì dalla nonna materna sulla riva del Tamigi nel Berkshire e studiò con buoni risultati alla St. Edward’s School di Oxford. Non potendo frequentare l’Uni­versità per motivi economici, nel 1879 s’impiegò presso la Banca d’Inghilterra di cui divenne il Segretario (vi rimase sino al 1907).

Morì nel 1932 e fu seppellito presso il cimitero di Holywell a Oxford; il cugino e scrittore Anthony Hope – noto per “Il prigioniero di Zenda” (1894), divenuto il bel film che tutti conosciamo – scrisse il seguente epitaffio: «Per la bella memoria di Kenneth Grahame, marito di Elspeth e padre di Alastair, che ha attraversato la riva il 6 luglio del 1932 lasciando, grazie a lui, infanzia e letteratura più felici per sempre».

Grahame raccolse i saggi e i brevi racconti scritti per alcuni periodici in L’età dorata e Giorni di sogno, dimostrando una grande sensibilità per il mondo dei bambini; questa ultima raccolta conteneva il racconto Il dragone riluttante che ha ispirato un film d’animazione della Disney (1941).

Del 1908 è il romanzo Il vento tra i salici, best–seller e classico della letteratura inglese per ragazzi tradotto in molte lingue, compreso l’italiano; esiste una superba traduzione di Beppe Fenoglio (1922–1963), autore del noto “Il partigiano Johnny”, uscita postuma per Einaudi nel 1982 a cura di John Meddemmen (il relativo manoscritto è custodito presso il Fondo Fenoglio di Alba, la sua città natale). Scritto per il figlio Alastair – di salute cagionevole e morto suicida all’età di 20 anni – , il testo è ambientato nel mondo animale: i principali caratteri sono quelli di un turbolento Rospo, di una Talpa e un Topo d’acqua amanti della vita casalinga, e di un sag­gio Tasso (e ciascuno di loro mescola atteggiamenti umani con tratti animali).

Quando era costretto ad allontanarsi da Londra per lavoro, Grahame scriveva ogni giorno al figlio una lettera raccontandogli le loro incredibili avventure; rielaborata in forma di racconto, questa storia divenne “Il vento nei salici” che, con “Alice nel Paese delle Meraviglie”, è considerato tra i capolavori della letteratura inglese per ragazzi.

L’autorevole critica inglese Naomi Lewis scrisse di Grahame: «Ben pochi sono i grandi scrittori per ragazzi che hanno veramente amato i ragazzi». Il romanzo fu trasformato in forma teatrale da A.A. Milne col titolo Rospo di Rospo Hall, che in Inghilterra costituisce il testo più utilizzato nelle scuole dai bambini per le recite di Natale. Da questo libro sono stati tratti diversi film, quali la surreale versione cinematografica dei Monty Pyton (1996), un film d’animazione della Disney (1949) e una produzione inglese (1997).

Desidero ricordare qualche particolare del delizioso libro, dedicato ai ragazzi ma amato anche dagli adulti. Sulla riva del fiume vivono in serenità Rospo, Topo, Talpa, e Tasso, che sono buoni amici e che decidono di abbandonare la loro vita tranquilla per le straordinarie avventure nel Gran Mondo. Rospo, divorato dalla passione dei motori e dal piacere di suonare il clacson, coinvolge gli amici nell’avventura di una vita libera nella campagna incontaminata, trasportandoli con un carrozzone: «Ecco! – gridò Rospo, a gambe larghe e petto in fuori. – Vi presento la vostra nuova vera vita! La strada aperta, la via polverosa, le brughiere, i pascoli, le colline ondulate... Oggi qui, e domani via! Altrove! Tutto il mondo davanti a voi!». Inizialmente Topo, che ama il fiume e la sua quiete, dice a Talpa: «Il Gran Mondo è qualcosa che non deve importare né a te né a me. Io non ci sono mai stato, e mai vi andrò, e neppure tu, se hai un granellino di senno.». Topo e Talpa si lasciano poi convincere dal travolgente Rospo e salgono sul suo carrozzone, ma quando Rospo dalla sua cuccetta esclama: «Questa sì che è vita! E non venitemi a parlare del vostro vecchio fiume!», Topo malinconicamente risponde: «Io non parlo del mio fiume, sai che non lo faccio, Rospo. Ma ci penso. Ci penso sempre!». E la Talpa si sporge da sotto le coperte per cercare a tentoni nell’oscurità la zampetta di Topo e stringerla forte. (www.zam.it, News, 1/3/2009)

P.S. Tra le opere di Kenneth Grahame, ricordiamo L’età dorata (The Golden Age) del 1895, romanzo in cui si fronteggiano gli adulti (gli "Olimpii"), noiosi e dalla vita futile, che non sanno stare insieme né giocare, che non si divertono e s'ignorano, che appaiono come degli sconosciuti alla tribù dei bambini (cinque ragazzini della stessa famiglia). Un giorno, uno di questi bambini incontra un adulto che sembra contraddire tutte le ottuse regole degli "Olimpii", un vecchio che fa abbondanti elemosine e che va per boschi e praterie: a lui, il bimbo racconta le savane e i deserti di Mungo Park, terra immaginaria che ha esplorato (il suo Universo) e che l'uomo vorrebbe conoscere ma non può, perché «avvilito dal suo sguardo di adulto» (come scrive A. Faeti nella sua scheda su "L'Indice" 1985, n. 2). Ogni tanto, la tribù degli adulti e quella dei bambini entra in contatto: Bobby fa il "messaggero d'amore" per la sorellina più grande e un suo fidanzatino, portando le loro lettere a pagamento (con i soldi compra per sè i fumetti preferiti); per non far cessare l'affare – quando i due si lasciano – ricava dei messaggi da un libro d'amore e continua a portarli alla sorella ignara, confondendo i due ex fidanzatini; Harold spia tra gli alberi scambi affettuosi fra la zia e il curato, e s'inventa un'orrenda storia di aggressione suggeritagli dalla lettura di un pessimo giornaletto. Scrive Faeti: «Anche gli spazi, come il tempo, subiscono una piena ridefinizione da parte della tribù bambina. Tutte le strade conducono a Roma e questa è quindi la città dove si deve andare, perché è là che abitano Lancillotto, Robinson e anche "tutti quegli uomini simpatici che nelle fiabe non sposano la principessa".». Per concludere, come scrive Faeti,  «Dopo "Alice", dopo "Peter Pan", dopo il "Vento nei salici" dello stesso Grahame, anche "L'età d'oro" prende il suo posto in questa esigua biblioteca a cui è impossibile assegnare etichette. Sono libri in bilico, sul precipizio che sancisce un'iniziazione non avvenuta, libri che consentono di intravedere cose di cui si parla poco. Anche se si appartiene ancora a un'altra tribù, si può tristemente spiare l'opaca desolazione dei giorni degli "Olimpii", l'ineluttabile destino per cui tutti si diventa come loro, e per contro si può tuttavia godere della propria forza ilare e disperata, opposta all'incalzare dei tempi, come in un sentiero mendace che ha una meta ripugnante e priva di alternative. Non sembra casuale, naturalmente, che queste particolari infanzie, tremendamente attaccate alla propria sconosciuta essenza, tese fino allo spasimo nel difendere una luce d'oro di cui s'ignora la composizione e di cui neppure si sa se possa nuocere o giovare, siano infanzie vittoriane.». E questi bambini vivono appunto nella "età d'oro" e pretendono rispetto e attenzione dal mondo degli adulti, ma quando crescono – come accade a Edward, il più grande dei ragazzi che cede alle abitudini e al fascino degli "Olimpii" – il libro termina.


Giorni di sogno (Dream Days) è una raccolta di storie e di ricordi infantili scritta da Kenneth Grahame nel 1898 e può essere considerata il sequel di "The Golden Age", avendo come protagonisti gli stessi cinque bambini della stessa famiglia. L'autore continua a dipingere i due mondi, quello degli adulti e quello dei bambini, come separati e sconosciuti l'uno all'altro, chiusi nella rispettiva solitudine e nell'impossibilità di comunicare gioie, dolori o sogni. Questo libro include parti che saranno poi utilizzate nel romanzo successivo "Il dragone riluttante".

Il romanzo Il dragone riluttante (The Reluctant Dragon), scritto nel 1898, ha ispirato il film d’animazione della Disney (1941), distribuito in Italia nel 1951 con il titolo Il drago recalcitrante. Approfittando della storia fantastica, Walt Disney (che compare nel film, interpretando se stesso) trova il modo di mostrare come funziona la creazione dei film animati presso i suoi studios. Robert Benchley vuole ricavare un film animato dal racconto di Kenneth Grahame e presenta la sua idea alla Disney; arrivato agli studios Disney, Benchley viene condotto in giro e, attraversando i vari reparti, assiste a tutte le fasi di produzione dei cartoni animati. Incontrato Walt Disney, vede accettata la realizzazione del suo progetto e, alla fine, entrami assistono alla proiezione del film "Il drago riluttante", storia di un drago che si rifiuta di essere tale, preferendo sorseggiare il tè e dedicarsi alla poesia o alla musica. Creduto dai contadini (siamo nel Medioevo) un essere pericoloso, è invece una creatura assolutamente innocua; diventerà un drago a tutti gli effetti, sputando fuoco e fiamme, grazie a un ragazzo coraggioso e a un nobile "acchiappadraghi", e sarà infine accettato dalla popolazione. Nel 1951 è stato ricavato dal romanzo un omonimo film TV, nel 1981 è stata prodotta una serie TV dal titolo Misunderstood Monsters, e nel 1987 è stato tratto un nuovo omonimo film TV.

Il romanzo Il vento tra i salici (The Wind in the Willows) è il capolavoro di Grahame scritto nel 1908. Fu trasformato in forma teatrale nel 1929 da A.A. Milne, col titolo Rospo di Rospo Hall (Toad of Toad Hall), e Milne si concentrò molto sugli animali sacrificando tanto della fantasia romantica di Grahame. Da questo libro, tra il 1946 e il 2006, sono stati tratti diversi film TV (nel 1988, 1995 e 2006) e numerose serie televisive (tra le quali quelle del 1955, 1960, 1884-88 e 1898-90).


Sono state prodotte anche diverse pellicole cinematografiche, tra le quali il film d’animazione della Disney Le avventure di Ichabod e Mr. Toad (1949), composto dai due episodi "Il vento tra i salici" e "La leggenda della valle addormentata" (mai distribuito nelle sale in Italia). Da ricordare anche la simpatica e surreale versione cinematografica dei Monty Pyton dal titolo The Wind in the Willows (1996), diretta da Terry Jones con Steve Coogan, Eric Idle, Terry Jones, John Cleese e Anthony Sher: un gruppo di donnole prepotenti s'impadronisce del prato del ricco Mr. Rospo, che è affascinato dai veicoli a motore, e Mr. Talpa, sfrattato con arroganza dalla sua tana sotterranea, è costretto a chiedere ospitalità all'amico Mr. Topo).



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