Craig Rice
Cento anni addietro, il 5 giugno del 1908, nasceva a Chicago Craig Rice (pseudonimo di Georgiana Ann Randolph Craig), prolifica scrittrice americana di gialli e di sceneggiature per film, radio e televisione.
Figlia di un artista e di una donna del bel mondo sempre in giro per il mondo, visse un’infanzia disordinata e vagabonda nella quale unico punto di riferimento era la zia paterna Elton Rice, alla quale s’ispirò per il suo pseudonimo letterario.
Oggi alquanto dimenticata, negli anni ’40 e ’50 ebbe una notorietà almeno pari a quella di Agatha Christie grazie al personaggio di John J. Malone, un piccolo avvocato senza regole col sigaro sempre in bocca e con abiti e scarpe di tipo scadente (quasi un tenente Colombo ante–litteram), un semialcolizzato «che scrutava il fondo del bicchiere come una maga fa con la sua sfera di cristallo per leggervi la malvagità umana».
Ricca d’immaginazione e di humour comico, Craig seppe dare ai suoi complessi thriller i toni della commedia surreale, distorcendo eventi e caratteri; creò un fantastico trio mettendo accanto allo stravagante Malone due amici anch’essi forti bevitori: il sanguigno ma romantico press–agent Jake Justus (nelle prime storie il vero detective) e la sua fidanzata, la bella ed eccentrica ereditiera Helene Brand (che poi sposerà), ostinata e pasticciona. Tutti e tre erano in grado di risolvere enigmi difficilissimi, lasciando nell’esasperazione Daniel Von Flanagan, il capitano della Squadra Omicidi. Qualche volta appariva anche la ragazza di Malone, la modella Dolly Dove. Al suo Malone, Craig dedicò diverse novelle (raccolte postume), undici romanzi e delle serie radiofoniche e televisive. Alcuni dei suoi libri sono stati tradotti in italiano e pubblicati negli anni ’50 nei Gialli Mondadori; da alcuni, inoltre, furono tratti film fortunati, come Having Wonderful Crime (1945) di A.E. Sutherland con Pat O’Brien, George Murphy e Carole Landis; Tenth Avenue Angel (1948) di R. Rowland con Margaret O’Brien e Angela Lansbury; e The Lucky Stiff (1949) di L.R. Foster con Brian Donlevy e Dorothy Lamour.
Nei primi anni ’40 scrisse anche le sceneggiature di due film della serie The Falcon mentre nel 1944 pubblicò il magnifico romanzo autobiografico Giallo in famiglia, che racconta di una scrittrice di gialli i cui giovani figli, abbandonati a se stessi, risolvono un mistero poliziesco. Da questa storia fu tratto il film di L. Bacon (1946) con Lynn Bari e Randolph Scott.
Il successo della Craig era allora alle stelle, tanto che nel 1946 la rivista “Time” le dedicò una copertina e fu l’unica esponente della categoria degli scrittori di libri gialli a ricevere quest’onore. Purtroppo negli anni ’50 la sua vena artistica e la qualità della sua produzione cominciarono a declinare inesorabilmente.
Della sua vita si sa poco, perché ha protetto strenuamente la sua privacy oscurando tutte le notizie personali: si sposò certamente quattro volte ma ebbe forse altri due o tre mariti. Ebbe tre figli, che trascurò orribilmente, e una vita infelice devastata dall’abuso d’alcol, da numerosi episodi di depressione con diversi tentativi di suicidio oltre che da una salute fragile (era sorda, e quasi cieca per il glaucoma).
Ad appena 49 anni, il 28 agosto del 1957, venne trovata morta nel suo appartamento di Los Angeles (il Newsweek scrisse «per cause naturali» ma probabilmente morì a causa di un cocktail fatale di pillole e alcol). (www.zam.it, News, 9/6/2008)
P.S. La filmografia di Craig Rice è notevole sia per quantità che per contenuti. Sono da ricordare:
– Il fratello del Falco (The Falcon's Brother) (1942), diretto da Stanley Logan su sceneggiatura di Michael Arlen (creatore del personaggio), Stuart Palmer e Craig Rice, racconta un episodio della vita dei due fratelli Gay Lawrence, un detective dilettante denominato il Falco (George Sanders), e Tom (Tom Conway). Gay viene a conoscenza della morte del fratello, verificatasi su una nave in viaggio dal Sud–America (morte alla quale non crede), e si attiva per sbaragliare i sospetti assassini; il fratello in un secondo momento, quando Gay viene ferito, corre in suo aiuto assumendo il ruolo del Falco prendendo il caso su di sé e investigando sull'attività di alcuni infiltrati tedeschi. George Sanders e Tom Conway erano fratelli nella realtà e avevano già interpretato un film della serie; George Sanders era desideroso di abbandonare il personaggio di "The Falcon" e, con questo film, lasciò il posto al fratello che interpretò altri otto film della serie.
– Il falco in pericolo (The Falcon in Danger) (1943), di William Clemens, sceneggiato da Michael Arlen, Fred Niblo Jr. e Craig Rice, con Tom Conway, Jean Brooks ed Elaine Shepard, racconta di due industriali scomparsi da un aeroplano in volo insieme a una grossa somma di denaro; The Falcon riesce a scoprire un losco complotto contro il governo.
– Giallo in famiglia (Home Sweet Homicide) (1946), diretto da Lloyd Bacon, sceneggiato da F. Hugh Herbert dall'omonimo romanzo di Craig Rice, con Peggy Ann Garner, Randolph Scott e Lynn Bari, racconta la storia di una scrittrice di gialli completamente assorta nel completare il suo ultimo romanzo, i cui tre giovanissimi figli sono coinvolti nel tentativo di risolvere un delitto avvenuto nei dintorni; i ragazzi tentano anche di sistemare la mamma vedova con l'affascinante investigatore del caso.
– Tenth Avenue Angel (1948), diretto da Roy Rowland, sceneggiato da Angna Enters partendo da uno sketch di Craig Rice, con Margaret O'Brien (Flavia Mills), Angela Lansbury (Susan Bratten) e George Murphy (Steve Abbutt), non è stato mai distribuito in Italia. Racconta della piccola Flavia che si affeziona a Steve, il nuovo fidanzato della zia Susanna che le viene presentato come un uomo che ha viaggiato molto ma è in realtà un ex detenuto uscito dalla prigione, in difficoltà perchè avvicinato dai suoi vecchi compagni di malavita. Delusa, la piccola perde la fede sia nella famiglia sia in Dio ma riuscirà in seguito a recuperare fiducia e serenità.
– La donna ombra (The Lucky Stiff) (1949), diretto da Lewis R. Foster, adattato dallo stesso Foster dal romanzo di Craig Rice, con Brian Donlevy, Dorothy Lamour e Claire Trevor, racconta una vicenda della serie dell'avvocato John Malone, attratto dalla misteriosa cantante di night club in un locale malfamato, che sarà sospettata dell'uccisione del proprietario. Malone indaga per trovare il vero assassino e salvarla.
– Mrs. O'Malley and Mr. Malone (1950), diretto da Norman Taurog, sceneggiato da William Bowers e Stuart Palmer da un racconto di Craig Rice, con Marjorie Main (Harriet 'Hattie' O'Malley), James Whitmore (John Malone) e Ann Dvorak (Connie Kepplar). Il film, mai distribuito in Italia, narra dell'avvocato John Malone alla ricerca di un suo cliente, Kepplar, un delinquente in libertà condizionata che non gli ha pagato la tassa relativa. Poiché Kepplar è saltato su un treno per Chicago, Malone lo insegue insieme alla ex moglie di Kepplar, un ispettore di polizia e Hattie O'Malley, vincitrice di un concorso radiofonico nel Montana. Quando Kepplar viene ucciso sul treno, inizia un serrato e complesso inseguimento dell'assassino da parte di Hattie e Malone.
– The Underworld Story (Delitto in prima pagina) (1950), diretto da Cy Endfield, adattato dallo stesso Endfield da una storia di Craig Rice, con Dan Duryea, Herbert Marshall e Gale Storm, è un intenso film noir. Racconta di Mike Reese, giornalista di un grande quotidiano in combutta con un gangster, il quale viene licenziato dal suo giornale e col denaro frutto della sua collaborazione criminale diviene un azionista del Lakewood Gazette, un giornale di provincia su cui scrive la giornalista Christine Harris. Mike deciderà di dare una svolta alla sua vita, indagando su un oscuro delitto eccellente che nasce dalla corruzione politica (l'omicidio della nuora di un magnate della stampa, attribuito a una povera donna di colore assolutamente innocente). Su "il Morandini" (Zanichelli editore), ha scritto Morando Morandini: «A causa di questo intenso dramma criminale che rivela i nessi tra politica e criminalità organizzata e di L'urlo della folla, diretto nello stesso anno, C. Endfield, già sospettato per le sue idee di sinistra, finì sulla famosa lista nera di Hollywood ed emigrò in Inghilterra.».
– The Amazing Mr. Malone (1951–1952), miniserie televisiva di successo basata sulle diverse storie "noir" scritte da Craig Rice (e su una serie radiofonica dallo stesso nome), diretta da Edgar Peterson con Raymond Burr, Fred Clark e Wright King.
– The Eddie Cantor Story (1953), un film musicale diretto da Alfred E. Green e adattato da Ted Sherdeman su un testo di Craig Rice, con Keefe Brasselle, Marilyn Erskine, Aline MacMahon e Arthur Franz, che racconta episodi della vita del grande comico americano di origini russe Eddie Cantor (star di Broadway, della radio e della prima televione) e di Ida Tobias, incontrata nel 1903 e divenuta sua moglie.
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