venerdì 30 dicembre 2011

Lucy Ball, la rossa Regina della Commedia



Lucille Ball



Nata Lucille Désirée Ball, vide la luce a Jamestown (NY) il 6 agosto di cento anni addietro (nel 1911). Fu un concentrato insuperabile di comicità, impastata di mimica clownesca, ironico istrionismo e fascino femminile.

Famosissima soprattutto nella TV, fu non solo mito ma icona oltre che pioniera del mondo della comunicazione e della produzione televisiva; portò per tutto il mondo i suoi programmi sempreverdi, che sono stati visti da centinaia di milioni di spettatori e che hanno contribuito alla rivoluzione del costume e del linguaggio (è stata celebrata da TV Guide come «the Greatest TV Star of All Time»).

Gli anni Trenta possono, in effetti, considerarsi nel cinema e nel teatro l'«età dell'oro» per le attrici comiche: oltre a Lucille Ball, suscitarono le risate del pubblico anche Carole Lombard, Ginger Rogers, Joan Blondell, Martha Raye, Fanny Brice e la grande Mae West.

Dai caratteristici capelli rossi e di strepitosa bellezza, esordì come modella in una rivista di Florenz Ziegfeld facendo poi il salto nel cinema di serie B con una particina ne Il museo degli scandali (Roman Scandals) (1933) di Frank Tuttle. Seguirono i ruoli brillanti in alcuni film di Ginger Rogers (che era una sua lontana cugina) e di Fred Astaire, e in Servizio in camera (Room Service) (1938) di William A. Seiter con i fratelli Marx. Si fece notare, però, anche in ruoli drammatici sia per il ritmo recitativo sia per le pause sceniche: in Palcoscenico (Stage Door) (1937) di Gregory La Cava con Katharine Hepburn, in Dedizione (The Big Street) (1942) di Irving Reis con Henry Fonda, nel quale interpretava una cantante di nightclub paralizzata ma egoista e cinica mentre Fonda era un autista di autobus ingenuo e onesto che l'amava disperatamente, e ne Lo sparviero di Londra (Lured) (1947) di Douglas Sirk con George Sanders, un noir pieno di atmosfera nel quale era una ballerina che aiutava la polizia a catturare un serial killer. 

Nel 1940 aveva sposato Desi Arnaz, di sei anni più giovane, un musicista americano di origini cubane, noto per la sua orchestra di musica latino–americana; divennero inseparabili e iniziò un fruttuoso sodalizio che culminò nella situation–come­dy televisiva Lucy ed io (I Love Lucy), adattata dalla sua famosissima trasmissione radiofonica My Favorite Husband. La serie fu leader di ascolti durante tutti i 180 episodi presentati tra il 1951 e il 1957, scintillanti per humour e vivacità, e divenne un clas­sico della televisione allora agli esordi (il "nuovo giocattolo" in grado di mettere in crisi il cinema mondiale): con verve e simpatia, interpretava una mamma pasticciona ma accattivante alle prese con la famiglia e con le sue aspirazioni artistiche. Desi Arnaz interpretava quasi se stesso: era il direttore di un'orchestra cubana di nome "Ricky" Ricardo. Si può dire che in un sottile gioco d'immedesimazione, guardandosi allo specchio, le famiglie nel mondo seguivano la serie che raccontava la storia d'amore e il ménage familiare della coppia televisiva più famosa dello spettacolo, e contribuirono non poco a salvare il traballante matrimonio dei due, consci di rappresentare un prototipo coniugale indistruttibile. Seguì poi, per tre anni (1957–60) e con immutato successo, The Lucy–Desi Comedy Hour. Tutti ricordiamo Lucy e Desi insieme nel divertentissimo 12 metri d'amore (The Long, Long Trailer) del 1954 di Vincente Minnelli, tragicomica avventura di due campeggiatori alle prese con una roulotte gigantesca; fu considerata dai critici, però, come un episodio più ampio di "Lucy ed io".

Simpatizzante di sinistra, nel 1953 la Ball fu accusata di essere comunista; il marito Desi Arnaz registrando nello studio televisivo una puntata di "Lucy ed io", presentò la moglie dicendo: «La sola cosa rossa di Lucy sono i suoi capelli, e persino questo non è considerato legittimo». Ricevettero dal pubblico un'ovazione.

Matrimo­nio e sodalizio finirono con il divorzio nel 1960, avvenuto due mesi dopo la registrazione dell'episodio finale della serie. Ebbero due figli: Desi jr., anch'egli attore e musicista (fu legato da una seria relazione con Liza Minnelli), e Lucie, che recitò il ruolo della celebre Elizabeth Short nel film TV Chi è Black Dahlia?, divenendo una famosa Dalia Nera.

Nel 1961 Lucy Ball sposò l'attore comico Gary Morton, più giovane di tredici anni, conosciuto durante la sua performance nel musical di Broadway Wildcat (era il secondo marito della co–protagonista Paula Stewart). Rimasero insieme per quasi trent'anni, sino alla morte di lei.

Lucy fu accanto a Bob Hope in Un adulterio difficile (The Facts of Life) (1960) di Melvin Frank – esilarante commedia ambientata in un motel ove due aspiranti adulteri desistono dal loro proposito di tradimento per tutta una serie di comiche avventure e in Critic's Choice (Mia moglie ci prova) (1963) di Don Weis, storia di un inflessibile critico teatrale di New York che recensisce con durezza la brutta commedia scritta dalla moglie, con tutto quel che segue.

Nel 1962 la Ball ritornò al successo televisivo con The Lucy Show, che catalizzò l'interesse del pubblico sino al 1968. La serie televisiva cambiò quindi nome e, con Here's Lucy, l'attrice recitò insieme ai figli prolungando il suo successo sino al 1974. In quello stesso anno partecipò al film Mame di Gene Saks, tratto dal musical di Broadway di Jerry Herman.

Nel 1986 ritornò poi alla televisione con la sit–com Life with Lucy, che non fu però più premiata dall'amore del suo pubblico, divenuto ormai troppo smaliziato (la serie fu interrotta dopo appena otto episodi e questa interruzione procurò all'attrice una brutta depressione).

Ebbe tredici nomination all'Emmy Award e ne vinse quattro; si aggiudicò inoltre numerosi altri importanti premi nazionali: Film Crystal Award, Golden Globe Cecil B. DeMille Award, Lifetime Achievement Award from the Kennedy Center Honors e the Governors Award from the Academy of Television Arts & Sciences.

Lucy Ball fu anche donna d'affari e produttore: insieme con Desi Arnaz, nel 1957, aveva rilevato gli studi della RKO, creando la Desilu che contribuì a spostare la produzione degli show televisivi da New York a Hollywood e che rivoluzionò alcune tecniche della neonata televisione (ebbe il merito di dare al pubblico presente in studio l'illusione, quasi la realtà, di partecipare al programma).

Morì a Beverly Hills il 26 aprile del 1989 per un aneurisma dissecante dell'aorta, trattato felicemente con un intervento di cardiochirurgia ma recidivato dopo qualche settimana.

Inizialmente fu seppellita presso il Cimitero di Hollywood Hills in Los Angeles ma nel 2002 i suoi resti furono traslati per desiderio dei figli nel Lake View Cemetery in Jamestown (NY), la sua città natale, che le ha dedicato il "The Lucille Ball Little Theater" e che ha sponsorizzato il "Lucille BallDesi Arnaz Center Museum".


Il presidente degli Stati Uniti George Bush il 6 luglio del 1989 le ha concesso postuma la Medaglia Presidenziale della Libertà.

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